Zen Naikan by Leonardo Anfolsi

Zen Naikan by Leonardo Anfolsi

autore:Leonardo Anfolsi [Anfolsi, Leonardo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Zen Naikan
editore: Rocco Fontana
pubblicato: 2018-12-27T22:04:13+00:00


Le tre chiavi segrete

dello Zen Naikan Commentate

19° esercizio.

La prima chiave segreta di tutto il sistema Naikan: L’esercizio della respirazione attraverso i pori

Riportiamo di nuovo la citazione del Maestro Hakuin:

“Quando si impara ad essere quieti e semplici, privi di tormenti, l’energia ancestrale si conforma spontaneamente a ciò producendo una energia-qi integra e pervadente. Se questa energia è tenuta all’interno come potrebbe venirmi una malattia? Il punto è di tenere questa energia-qi all’interno, pervadendo e dando supporto all’intero corpo cosicché fra i 360 punti e gli 84.000 pori non vi sia l’ampiezza di un capello che ne sia privo. Sappi che questo è il segreto per conservare la vita.”

Hakuin zenji

Se leggiamo in modo sbagliato questa spiegazione ci verrà facile credere che per un qualche motivo occulto o che grazie a qualche tecnica molto segreta si possa trattenere di colpo il Qi dentro il nostro corpo; qualcosa che, per la natura stessa del Qi, apparirà improbabile. Quindi? La risposta è nella dinamica del movimento del Qi, quindi è nascosto nella sua vitalità, ovvero nel fatto che tale movimento debba rinnovarsi di continuo oppure, per meglio dire, possa attingere da altre fonti più alte o profonde. In realtà quella fonte più alta è il potere del respiro, quando questo sia inteso nella sua sottigliezza, mentre il potere più profondo deriva dal magnetismo terrestre e dall’elettricità celeste.

Certi alberi son sempre-verdi per via di un loro potere staminale interno, e così si comporta l’energia Qi negli esseri umani. Gli alberi hanno un movimento di ormoni - le auxine - che permette loro di impartire ordini riguardanti crescita e ordine della stessa, pur non avendo un cervello centralizzato o un cuore pulsante; ancora per la scienza sussiste il mistero di come la linfa possa risalire quegli alberi più alti di dieci metri.

Da dove parte l’ordinamento del sistema-albero? Dalla luce, e la sintesi clorofilliana è lì a dimostrarlo; usando una metafora informatica potremmo dire che l’albero non ha bisogno in ciò di un hardware, in quanto tutto funziona già a livello di software online, ovvero da parte della mente universale (Alaya Uijnana) volta verso l’albero. E parte della sintesi clorofilliana è il respiro dell’albero, ovvero il suo scambio di ossigeno con l’esterno con il conseguente rilascio di anidride carbonica, come anche è nel suo respiro la forza magnetica che riceve dalla terra, e lo stimolo luminoso elettrico proveniente dal sole come anche dagli altri pianeti tramite l’atmosfera. Il mondo vegetale ha peraltro una relazione speciale con gli astri e la terra tramite la rugiada, e la circolazione della stessa dentro il matraccio della biosfera.

Luce è respiro per l’albero, dunque, e non troppo diversamente funziona il Qi nell’essere umano.

In centro Asia raccolgono la cosiddetta acqua di stelle lasciando un bacile di acqua piovana esposto in quelle notti senza luna che abbiano qualche particolare interesse astrologico.

L’esercizio 19 consta, sempre più, nell’esercitare la capacità di allargare il respiro sottile dai polmoni a tutta l’area della pelle, ovvero di respirare attraverso i pori. Naturalmente durante l’inspirazione introiettiamo aria e quindi ossigeno nei polmoni per poi, con l’espirazione, emettere anidride carbonica e altro nell’ambiente.



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